
Nicola Di Benedetto: il violino tra passione e libertà Maria Musil
La musica ha il potere di emozionare, raccontare storie e trasportarci in mondi lontani. È un linguaggio universale, capace di parlare direttamente all’anima. E c’è chi, con il proprio talento, riesce a farla vivere in tutta la sua intensità. Uno di questi artisti è Nicola Di Benedetto, giovane violinista che, nonostante la sua età, ha già conquistato pubblico e critica grazie alla sua sensibilità e al suo virtuosismo.
Nato a Pordenone nel 2001, Nicola ha iniziato a suonare il violino all’età di sette anni, mostrando fin da subito una predisposizione naturale per la musica. La sua passione lo ha portato a perfezionarsi al Conservatorio della Svizzera italiana, dove attualmente studia, e a distinguersi in concorsi nazionali e internazionali, ricevendo premi e riconoscimenti. Ma più di ogni altro traguardo, ciò che lo caratterizza è la capacità di emozionare chi lo ascolta, rendendo ogni esibizione un’esperienza intensa e coinvolgente.
Lo vedremo protagonista giovedì 6 marzo alle 20:30 al Teatro Verdi di Pordenone, insieme al pianista Alberto Ferro, in un concerto che promette di essere un viaggio tra passione, nostalgia e libertà. Il programma, intitolato Gitana tra Romanticismo e Rapsodia, esplora l’universo musicale ispirato alla cultura gitana, che ha affascinato e influenzato grandi compositori come Grieg, Ravel, Sarasate e De Falla. Dalle atmosfere nordiche della Sonata n. 3 di Grieg alla travolgente energia di Zigeunerweisen di Sarasate, passando per l’intensità di Tzigane di Ravel, ogni brano racconta, a modo suo, lo spirito irrefrenabile e appassionato della musica tzigana. Per saperne di più: www.teatroverdipordenone.it
Ma chi è Nicola Di Benedetto al di là delle note? Quali emozioni vuole trasmettere al pubblico con la sua musica? Ne abbiamo parlato con lui in questa intervista esclusiva.