
I Krampus e San Nicolò arrivano a Camporosso Maria Musil
“Al calare della sera, nell’aria frizzante si odono strani suoni di campanacci, in lontananza appare un inquietante corteo; avvolti dal fumo e dal brillare delle fiaccole i terribili Krampus scortano S. Nicolò sulla sua carrozza …” Nel Tarvisiano, come in Carinzia e in Slovenia, San Nicolò vestito da Vescovo, ogni 5 dicembre viene accompagnato dai terribili “Krampus” per premiare i bambini buoni e ammonire quelli più che durante l’anno non si sono comportati bene.
A Camporosso questa suggestiva tradizione si potrà vivere domani, 5 dicembre, alle 17.00 nei pressi della Chiesa di San Egidio. Durante la manifestazione ci si potrà scaldare con tè, vin brulè e assaggiare dolci casalinghi. A raccontarci di più sui questi mostruosi demoni e su come viene vissuta la tradizione dai più piccoli in questa intervista Giovanni Lattisi vice presidente dell’associazione Zabe, Christian Baron consigliere dell’associazione e Matteo Mascia, socio.
Cosa sono i Krampus? I Krampus sono figure che appartengono a un’antica tradizione delle Alpi, particolarmente sentita in Valcanale e nelle zone di confine tra Italia, Austria e Slovenia. Questi spiriti invernali, si riconoscono per i loro volti grotteschi, il corpo animale e i campanacci. Il loro significato simbolico è profondo: rappresentano il lato selvaggio e oscuro della natura, che emerge nei periodi di buio e freddo dell’anno, in concomitanza con il solstizio d’inverno per esattezza ogni 5 dicembre all’imbrunire, quando il sole lascia spazio alle tenebre. Accompagnano San Nicolò, il santo portatore di doni, in un rito che incarna la lotta tra il bene e il male. Il santo ha il compito di domare i Krampus, mostrando che il bene prevale sempre, ma questi esseri non scompaiono mai del tutto, mantenendo vivo il loro mistero e il loro fascino.
Per saperne di più è disponibile la pagina Facebook San Nicolò e i Krampus Camporosso
(Foto Raffaello Celebrin)