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Diretta Damilano - Enrico Torlo igor Damilano
La bellezza della musica di Léo Delibes, il genio innovativo di Roland Petit e l’allestimento elegante di Ezio Frigerio, tornano a Trieste a quarant’anni esatti di distanza per una Coppélia applauditissima. Al Teatro Verdi il balletto – unico appuntamento in cartellone per quest’anno – è in scena sino a mercoledi 27 aprile nell’allestimento della fondazione Teatro dell’Opera di Roma e con l’apprezzato Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, pronti a far rivere la festosa allegria, unita alla sottesa inquietudine, di cui la musica di Coppélia (La ragazza dagli occhi di smalto), liberamente ispirato al raccondo Der Sandmann (L’uomo della sabbia) di Hoffmann, uno degli esponenti più importanti del Romanticismo, si fa interprete. Efficace la resa dell’impianto coreografico di Lienz Chang, ex primo ballerino e assistente di Roland Petit e ora mâitre de ballet al Teatro San Carlo.
Arricchita dalla supervisione coreografica di Luigi Bonino, anche lui ex assistente di Petit, erede fedele e unico custode della feconda produzione di Petit – sempre tesa a liberare, senza snaturare, il balletto classico da un’estrema rigidità coreografica – rivive pienamente la creatività con cui il coreografo francese seppe trasporre in danza la spregiudicatezza e l’inquietudine della versione originale di fine ‘800. Ne enfatizza l’inclinazione a pantomima con evidenti rimandi all’operetta e al varieteè.
Piacciono gli interpreti, affiatati e calati pienamente nei ruoli. Anbeta Toromani, ( uno dei primi talenti selezionati da Maria De Filippi in Amici) è una Swanilda civettuola e testarda (Luisa Ieluzzi per il secondo cast). Coppelius, lo stralunato personaggio mezzo stregone, ruolo che Petit aveva riservato per sè, è l’elegante Massimo Sorrentino (a cui si alternerà Gianluca Nunziata). Alessio Macario è un impetuoso Franz (Alessandro Staino nel secondo cast).
La notevole vivacità ritmica e varietà della musica e di coloritura della partitura di Delibes ( che influenzò molti dei compositori successivi tra cui Chaikovskij, ndr) è esaltata dalla conduzione del padovano Alvise Casellati, normalmente ospite dei più importanti appuntamenti musicali nel mondo, che guida felicemente l’Orchestra del Teatro Verdi tra valzer, mazurca, czarda e molto altro ancora di cui è ricca la sua musica di Delibes.
Numerosi gli applausi a scena aperta per un balletto, un divertissement senza tempo, una festa godibilissima non solo per le orecchie ma anche per gli occhi.
m.f.
Scritto da: Monica Ferri
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