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Diretta Damilano - Enrico Torlo igor Damilano
Il debutto triestino della direttrice Gianna Fratta, decana delle bacchette rosa in Italia e nel mondo, chiude Venerdì 25 Novembre 2022 la Stagione sinfonica del TeatroVerdiTs con un intenso programma russo novecentesco arricchito dalla presenza del brillante pianista veneziano Alessandro Taverna.
Giurista con la passione della musica sin dall’infanzia, solidi studi di pianoforte, composizione e direzione d’orchestra, Gianna Fratta ha combattuto non poco per affermarsi nel ruolo da sempre maschile della direzione d’orchestra, oggi più consueto nella sua declinazione femminile, ma al suo debutto trenta anni fa, decisamente raro e non sempre ben recepito. E così ha ottenuto i podi di prestigiose orchestre internazionali ed italiane, sia su repertorio sinfonico sia in ambito operistico fino al titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici. Prima donna a dirigere i Berliner Symphoniker e anche prima italiana sul podio dell’Opera di Roma, Gianna Fratta è abituata ormai ai primati con una passione per la musica che non si è fermata neppure durante la pandemia, quando i suoi interventi social con dirette divulgative sul patrimonio di tradizione hanno superato le 15.000 visualizzazioni.
In apertura di programma la Fratta affronterà con il Coro triestino e i solisti Francesca Palmentieri, Elena Boscarol, Francesco Paccorini e Giuliano Pelizon, il Salmo 83 di von Zemlinsky, pagina rarissima dal vivo e quindi grande occasione d’ascolto per il pubblico giuliano. Composto nel 1900 in uno dei periodi più bui della vita dell’artista a ridosso della morte del padre, ha una struttura avvicinabile al poema sinfonico e al contempo si ricollega alla tradizione del Requiem.
Più tradizionale ma ugualmente solidissima la carriera del 39enne Taverna, nome di spicco del pianismo internazionale e grandissimo conoscitore del repertorio russo novecentesco, tanto da aver dedicato un intero album alla riscoperta di Medtner, uno dei compositori più interessanti del simbolismo russo relegato all’oblio dalle tragiche vicende rivoluzionarie e spesso avvicinato a Rachmaninov per sensibilità e gusto. Quindi davvero un finissimo frequentatore del milieu culturale in cui nasce il concerto n. 3 di Sergej Vasil’evi? Rachmaninov che costituisce il cuore della serata triestina e che di certo offrirà un’interessante rilettura al pubblico giuliano.
La seconda parte del programma conclusivo di questa stagione invece racconta una delle pagine più intimamente russe e slave della musica del Novecento quel Petruška di cui Stravinskij nel 1910, componendo per pianoforte e orchestra, ammirava le diaboliche cascate di arpeggi. Il concerto divenne balletto per Djaghilev e da allora capolavoro di sensibilità popolare, infantile, immediata in un linguaggio colto che non ne raffredda il potenziale di coinvolgimento emotivo.
Biglietti disponibili presso la biglietteria del Teatro Verdi aperta con orario 9-16 e nel giorno del concerto 9-18. Biglietti a partire da € 11.00 – ulteriori vantaggi per il pubblico più giovane (fino a 34 anni).
Inizio concerto ore 20.30.
Info: boxoffice@teatroverdi-trieste.com
n. verde (gratuito) 800898868
Scritto da: Monica Ferri
Alessandro Taverna Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi Gianna Fratta sesto concerto stagione sinfonica
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