A Trieste una frizzante Vedova Allegra

Gran spettacolo al Teatro Verdi di Trieste con “La Vedova Allegra”. Il nuovo allestimento, firmato da Oscar Cecchi, riporta in scena uno dei capolavori dell ’austroungarico Franz Lehar (su libretto di Victor Léon e Leo Stein tratto dalla commedia L’Attaché d’ambassade di Henri Meilhac) e lo fa con eleganza e suntosità, riproponendo anche la verve dei  tempi d’oro dell’operetta (quella di Sandro Massimini per intenderci)  pur nelle rigide misure imposte dal contenimento sanitario.  Merito anche del talentuoso cast tra cui spiccano Valentina Mastrangelo, brillante e impeccabile vocalmente nel ruolo del titolo, Gianluca Terranova che ha dato vita all’affascinante  Danilo Danilowitsch e Andrea Binetti, un perfetto Njegus, che ha regalato al pubblico, anche, un allegro  can can en travestì.  Preparati e perfettamente nella parte tutta la compagnia artistica composta da Giulia Della Peruta (Valencienne), Oreste Cosimo (Camille De Rossillon), Clemente Antonio Daliotti (Barone Mirko Zeta), Andrea Schifaudo, (Raoul De Saint-Brioche), Filippo Fontana (Visconte Cascada), Marzia Postogna (Praskowia), Gianluca Sorrentino (Bogdanowitsch), Federica Giansanti (Sulviane), Alessandro Busi (Kromov), Paola Francesca Natale (Olga) e Luca Gallo (Pritschitsch).

Dal podio il maestro concertatore statunitense Christopher Franklin  porta l’Orchestra della Fondazione  ai massimi livelli, trascinando il pubblico presente nelle note travolgenti e nostalgiche dello spartito di Lehar, tra duetti e romanze, valzer e can can.  Per la parte coreutica, elemento inprescindibile dell’operetta viennese, brillano le di coreografie di Serhiy Nayenko ideate per la ballerina solista Cler Bosco e per il corpo di ballo del Lviv National Academic Opera and Ballet Theatre che ha apportato quella gentil grazia all’allestimento.

Maestro del Coro Francesca Tosi. Coro e tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

Si replica sino al 27 luglio.